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Politica sociale
Popolo e cantoni hanno votato oggi a favore dell'iniziativa per la 13ma rendita AVS. I datori di lavoro deplorano questa decisione. Una rendita mensile aggiuntiva per tutti non è in linea con le necessità e comporta un ulteriore onere per l'AVS, che è già finanziariamente sotto pressione. Respingendo l'iniziativa sulle pensioni, si è inoltre persa l'opportunità di rendere più stabile il finanziamento dell'AVS.
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Le prime modifiche alla riforma dell'AVS 21 entreranno in vigore il 1° gennaio 2024. In questo modo verranno attuate misure di stabilizzazione del 1° pilastro. Un cambiamento importante è l'aumento del tasso d'interesse minimo LPP all'1,25 per cento.
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Secondo un recente studio della società di consulenza Mercer, la Svizzera non è in cima alla classifica internazionale per quanto riguarda la sostenibilità dei sistemi previdenziali. Il motivo principale è la bassa età di pensionamento del Paese. L’iniziativa sulle pensioni, sensata e ben formulata, stabilizzerebbe l'AVS per i prossimi decenni. Merita di essere accettata.
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Con decisione odierna, l'Unione svizzera degli imprenditori sostiene la riforma della previdenza professionale (Riforma LPP).
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Durata del lavoro
L'ultimo «Barometro del buon lavoro» di Travail.Suisse mostra che nel 2022 le condizioni di lavoro sono migliorate. I datori di lavoro ottengono buoni voti, anche perché stanno contrastando l'aumento del carico di lavoro con una maggiore flessibilità nei confronti dei dipendenti.
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La digitalizzazione e la pandemia hanno creato nuove realtà lavorative. Daniella Lützelschwab ha spiegato alla rivista ti&m che bisogna essere consapevoli che l'attuale diritto del lavoro non è più in grado di rendere giustizia a queste realtà.
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Formazione professionale superiore
In occasione del vertice nazionale annuale sulla formazione professionale, tenutosi su invito del Consigliere federale Guy Parmelin, i rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e dei partner sociali hanno adottato un pacchetto di misure per migliorare il posizionamento delle scuole specializzate superiori. Gli imprenditori sono favorevoli a questa iniziativa e accolgono favorevolmente il fatto che sia destinata a rafforzare l'intero settore della formazione professionale.
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La legge federale concernente l’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP) prevede la creazione di un nuovo centro di competenza per la formazione professionale. I datori di lavoro sostengono in linea di principio il progetto, ma chiedono strutture vincolanti per gli scambi con le organizzazioni del mondo del lavoro.
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Sicurezza e salute sul posto di lavoro
L'ultimo «Barometro del buon lavoro» di Travail.Suisse mostra che nel 2022 le condizioni di lavoro sono migliorate. I datori di lavoro ottengono buoni voti, anche perché stanno contrastando l'aumento del carico di lavoro con una maggiore flessibilità nei confronti dei dipendenti.
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In considerazione della sensibile diminuzione del numero di contagi, il Consiglio federale ha deciso, come previsto, di allentare le misure in molti campi e di prevedere la fine della "situazione straordinaria". Così facendo, le cupe prospettive per l'economia svizzera si schiariscono. I datori di lavoro ritengono però necessario un prolungamento dell'indennità di lavoro ridotto.
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Formazione continua
In occasione del vertice nazionale annuale sulla formazione professionale, tenutosi su invito del Consigliere federale Guy Parmelin, i rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e dei partner sociali hanno adottato un pacchetto di misure per migliorare il posizionamento delle scuole specializzate superiori. Gli imprenditori sono favorevoli a questa iniziativa e accolgono favorevolmente il fatto che sia destinata a rafforzare l'intero settore della formazione professionale.
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La politica della Confederazione in materia di personale qualificato formerà un nuovo settore politico a partire dal 2019. I relativi compiti di coordinamento saranno garantiti dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco). La base legale è la legge sugli stranieri, che cerca di sfruttare meglio il potenziale di lavoro indigeno.
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Questioni internazionali
La Svizzera e l'Italia hanno firmato una dichiarazione che stabilisce le regole per la tassazione del telelavoro. A partire dal 1° gennaio 2024, i frontalieri italiani potranno lavorare da casa esenti da imposta fino al 25% del loro orario di lavoro. L'Unione svizzera degli imprenditori accoglie con favore questo accordo.
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La votazione sull’imposizione minima dell'OCSE si terrà il 18 giugno 2023. Per le organizzazioni mantello dell'economia e dell'agricoltura è chiaro che le imprese svizzere devono essere messe al riparo da onerose procedure fiscali all'estero e che il gettito fiscale aggiuntivo deve rimanere in Svizzera. Per questo motivo economiesuisse, l’Unione svizzera delle arti e mestieri (usam), l’Unione svizzera degli imprenditori e l’Unione Svizzera dei contadini dicono Sì all'attuazione dell’imposizione minima OCSE.
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Politica sociale
Le persone con problemi di salute devono rimanere per quanto possibile nel mercato del lavoro primario o esservi reintegrate rapidamente. Con quest’obiettivo alla fine del 2022 l'Unione svizzera degli imprenditori e il Dipartimento federale dell'interno hanno firmato una convenzione di collaborazione, la prima di questo tipo. Le due parti hanno ora deciso la sua concreta attuazione. La Confederazione sostiene l’associazione mantello nell’elaborazione di misure specifiche per settore per i suoi membri e nella fornitura di maggiori informazioni sulle prestazioni d’integrazione dell’assicurazione invalidità. L’attuazione è stata affidata all’associazione Compasso.
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Popolo e cantoni hanno votato oggi a favore dell'iniziativa per la 13ma rendita AVS. I datori di lavoro deplorano questa decisione. Una rendita mensile aggiuntiva per tutti non è in linea con le necessità e comporta un ulteriore onere per l'AVS, che è già finanziariamente sotto pressione. Respingendo l'iniziativa sulle pensioni, si è inoltre persa l'opportunità di rendere più stabile il finanziamento dell'AVS.
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Previdenza vecchiaia
Secondo un recente studio della società di consulenza Mercer, la Svizzera non è in cima alla classifica internazionale per quanto riguarda la sostenibilità dei sistemi previdenziali. Il motivo principale è la bassa età di pensionamento del Paese. L’iniziativa sulle pensioni, sensata e ben formulata, stabilizzerebbe l'AVS per i prossimi decenni. Merita di essere accettata.
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Con decisione odierna, l'Unione svizzera degli imprenditori sostiene la riforma della previdenza professionale (Riforma LPP).
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Assicurazione invalidità
Il sistema dei tre pilastri compie 50 anni. È un'occasione per chiedersi se sia ancora attuale alla luce delle sfide demografiche e finanziarie di oggi. Sì, dicono gli imprenditori. Il sistema a tre pilastri è solido e garantisce alla popolazione la sicurezza finanziaria in età avanzata. Tuttavia, sono necessari degli aggiustamenti.
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L’integrazione professionale efficace di persone con malattie o vittime di incidenti e handicap è realizzabile solo in rete: questa è la principale conclusione emersa dal primo evento di presentazione di Compasso nella Svizzera italiana.
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Prestazioni complementari
La riforma delle prestazioni complementari (PC) ha superato l’ultimo scoglio parlamentare nella votazione finale dei due Consigli. Essa fa indubbiamente progredire il regime delle PC su alcuni punti importanti. Tuttavia, fa un deplorevole passo indietro per quanto concerne le spese di pigione. Essa fallisce dunque chiaramente i suoi obiettivi iniziali.
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L’attuale dibattito sulla riforma delle prestazioni complementari ruota attorno ad alcune misure selettive che dovrebbero rallentare la progressione delle spese delle PC. Ma, secondo il parere dei datori di lavoro, i cantoni prevedono a loro volta delle misure strutturali di fondo, quali la dissociazione dei compiti con la Confederazione. Per il sistema delle PC, che risale a parecchio tempo fa, è il solo mezzo per superare la sfida dell’invecchiamento demografico.
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Assistenza sociale
I direttori cantonali degli affari sociali intendono ridurre il minimo vitale dell’assistenza sociale per le famiglie numerose e diminuire le prestazioni di sostegno per i giovani. Anche le possibilità di multe sono state inasprite. I cantoni si dichiarano dunque chiaramente a favore di un’assistenza sociale orientata verso il ritorno all’attività lavorativa. Questo approccio è corretto.
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Assicurazione malattia/infortuni
La decisione è ufficiale: la revisione della legge sull’assicurazione infortuni (LAINF) entrerà in vigore nel 2017. I datori di lavoro se ne rallegrano, poiché hanno svolto per diversi anni un ruolo molto attivo e importante nella ricerca di una formula di compromesso.
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Indennità perdita di guadagno
Il congedo paternità istituito dalla legge è costoso e, nonostante gli innumerevoli sforzi compiuti dalle imprese, non contribuisce assolutamente alla conciliazione tra vita professionale e familiare. Per queste ragioni, gli imprenditori respingono sia l’iniziativa che il controprogetto.
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Nell’ambito della relativa procedura di consultazione, le misure complementari proposte dal Consiglio federale per conciliare meglio l’attività professionale con la famiglia sono respinte dagli imprenditori. Esse toccherebbero in modo uniforme tutte le imprese ponendo a numerose di esse enormi problemi organizzativi e finanziari. Gli imprenditori forniscono il loro contributo sotto forma di soluzioni individuali, spesso accompagnate da generose prestazioni volontarie.
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In generale
Pro Senectute Svizzera e l'Unione svizzera degli imprenditori si impegnano congiuntamente per promuovere il proseguimento volontario dell'attività lavorativa dopo l'età di pensionamento. Diverse misure mirano a promuovere l'autodeterminazione e una struttura di carriera più personalizzata. Un catalogo comune di misure mostra le possibili soluzioni.
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Popolo e cantoni hanno votato oggi a favore dell'iniziativa per la 13ma rendita AVS. I datori di lavoro deplorano questa decisione. Una rendita mensile aggiuntiva per tutti non è in linea con le necessità e comporta un ulteriore onere per l'AVS, che è già finanziariamente sotto pressione. Respingendo l'iniziativa sulle pensioni, si è inoltre persa l'opportunità di rendere più stabile il finanziamento dell'AVS.
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Assegni familiari
L’Unione svizzera degli imprenditori (USI) sostiene gli adattamenti della legge federale sugli assegni familiari. Essi colmano diverse lacune, garantendo in particolare il versamento di assegni per i giovani dall’inizio della loro formazione post-obbligatoria.
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Mercato del lavoro
La Svizzera e l'Italia hanno firmato una dichiarazione che stabilisce le regole per la tassazione del telelavoro. A partire dal 1° gennaio 2024, i frontalieri italiani potranno lavorare da casa esenti da imposta fino al 25% del loro orario di lavoro. L'Unione svizzera degli imprenditori accoglie con favore questo accordo.
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Un nuovo documento dell'Unione svizzera degli imprenditori analizza la situazione dei salari in Svizzera. Il documento mostra che la situazione economica in Svizzera sta diventando sempre più cupa, in linea con l’andamento a livello globale. Inoltre, emerge chiaramente che i salari reali sono aumentati in modo significativo tra il 2012 e il 2022 e che la quota di retribuzione dei dipendenti sul prodotto interno lordo tende ad aumentare. Richieste salariali esagerate sono quindi da respingere.
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Manodopera
Un nuovo documento dell'Unione svizzera degli imprenditori analizza la situazione dei salari in Svizzera. Il documento mostra che la situazione economica in Svizzera sta diventando sempre più cupa, in linea con l’andamento a livello globale. Inoltre, emerge chiaramente che i salari reali sono aumentati in modo significativo tra il 2012 e il 2022 e che la quota di retribuzione dei dipendenti sul prodotto interno lordo tende ad aumentare. Richieste salariali esagerate sono quindi da respingere.
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L'ultimo Barometro dell'occupazione dell’Unione svizzera degli imprenditori dipinge un quadro contrastante dell'economia svizzera. Le sue condizioni rimangono buone e migliori del previsto. Ma diversi segnali indicano un rallentamento dell'economia. Il mercato del lavoro gira a pieno regime e finora ha mostrato pochi segni di debolezza.
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Formazione
I voti scolastici dovrebbero essere aboliti o sono indispensabili? Si tratta di un argomento molto dibattuto, sia a tavola in famiglia che tra gli specialisti della politica della formazione. Ma la discussione si concentra sulle domande sbagliate.
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In occasione del vertice nazionale annuale sulla formazione professionale, tenutosi su invito del Consigliere federale Guy Parmelin, i rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e dei partner sociali hanno adottato un pacchetto di misure per migliorare il posizionamento delle scuole specializzate superiori. Gli imprenditori sono favorevoli a questa iniziativa e accolgono favorevolmente il fatto che sia destinata a rafforzare l'intero settore della formazione professionale.
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Partenariato sociale
Il Consiglio federale ha adottato gli elementi chiave per un mandato negoziale con l'UE. L'Unione svizzera degli imprenditori accoglie favorevolmente i progressi compiuti nei colloqui esplorativi con l'UE. Le relazioni contrattualmente garantite con il più importante partner commerciale sono essenziali per la Svizzera e per l'economia. Il Consiglio federale è chiamato ad avviare i negoziati al più tardi entro la fine dell'anno e a concluderli entro l'estate del 2024.
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L’Unione svizzera degli imprenditori si rallegra di constatare il risultato intermedio positivo dei colloqui esplorativi tra la Svizzera e l'UE. Si spera che i punti in sospeso possano essere chiariti rapidamente e che il Consiglio federale decida un mandato negoziale nella primavera del 2023.
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Scuola dell’obbligo
I voti scolastici dovrebbero essere aboliti o sono indispensabili? Si tratta di un argomento molto dibattuto, sia a tavola in famiglia che tra gli specialisti della politica della formazione. Ma la discussione si concentra sulle domande sbagliate.
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Mediante un campionario rappresentativo di circa 83'000 giovani di tutta la Svizzera che hanno lasciato la scuola dell’obbligo nel 2012, l’Ufficio federale di statistica ha per la prima volta analizzato l’insieme delle transizioni verso le vie di formazione successive del grado secondario II. Ne risulta che nello spazio di due anni, il 66% dei giovani ha iniziato una formazione professionale e il 29% ha optato per una formazione scolastica generale.
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Questioni salariali
Un nuovo documento dell'Unione svizzera degli imprenditori analizza la situazione dei salari in Svizzera. Il documento mostra che la situazione economica in Svizzera sta diventando sempre più cupa, in linea con l’andamento a livello globale. Inoltre, emerge chiaramente che i salari reali sono aumentati in modo significativo tra il 2012 e il 2022 e che la quota di retribuzione dei dipendenti sul prodotto interno lordo tende ad aumentare. Richieste salariali esagerate sono quindi da respingere.
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Il Consiglio federale ha adottato gli elementi chiave per un mandato negoziale con l'UE. L'Unione svizzera degli imprenditori accoglie favorevolmente i progressi compiuti nei colloqui esplorativi con l'UE. Le relazioni contrattualmente garantite con il più importante partner commerciale sono essenziali per la Svizzera e per l'economia. Il Consiglio federale è chiamato ad avviare i negoziati al più tardi entro la fine dell'anno e a concluderli entro l'estate del 2024.
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Scuola professionale di base
I voti scolastici dovrebbero essere aboliti o sono indispensabili? Si tratta di un argomento molto dibattuto, sia a tavola in famiglia che tra gli specialisti della politica della formazione. Ma la discussione si concentra sulle domande sbagliate.
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Il Consiglio federale ha accelerato le misure di allentamento dell'economia. Di conseguenza, soprattutto le prospettive per il settore alberghiero e della ristorazione sono un po' meno cupe. Inoltre, i diplomi di maturità professionale saranno rilasciati sulla base dei voti ottenuti prima della crisi e l'ingresso nel paese sarà gradualmente facilitato.
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