In futuro, le grandi aziende internazionali saranno soggette a una soglia di imposizione minima del 15% in ogni Paese in cui hanno sede. Nell’ambito di un progetto OCSE/G20 si sono accordati su questo punto circa 140 Paesi. Se un Paese scendesse sotto il livello del 15%, le altre nazioni potranno tassare la differenza. Per la Svizzera l’unica questione è se le imprese interessate debbano pagare le imposte aggiuntive in Svizzera o all’estero. Le organizzazioni mantello dell’economia e dell’agricoltura svizzera non hanno dubbi: la Svizzera non deve cedere questi gettiti fiscali all’estero.
Sono interessate da questa misura imprese con un fatturato globale di almeno 750 milioni di euro. Se necessario, queste saranno gravate da un’imposta supplementare per raggiungere il livello di tassazione del 15% stabilito dall’OCSE. Nulla cambia invece per le PMI e per le imprese che operano esclusivamente a livello nazionale. L’attuazione mirata garantisce il rispetto dell’imposizione minima in Svizzera e protegge le aziende interessate da una tassazione aggiuntiva e da burocratiche procedure fiscali all’estero.
Negli ultimi decenni la politica fiscale attrattiva ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della Svizzera come una delle migliori piazze economiche del mondo. Il gettito d’imposta delle imprese è aumentato notevolmente e ha finanziato in modo significativo la crescita costante delle prestazioni dello Stato. A beneficiarne è tutta la popolazione. Questo successo deve essere preservato anche in futuro. L’implementazione dell’imposizione minima OCSE fornirà alla Confederazione e ai Cantoni ulteriori risorse per continuare a rendere la Svizzera un luogo eccellente da un punto di vista economico e residenziale. Per questo motivo economiesuisse, l’Unione svizzera delle arti e mestieri (usam), l’Unione svizzera degli imprenditori (USI) e l’Unione svizzera dei contadini raccomandano, il prossimo 18 giugno, di votare Sì all’imposizione minima OCSE.
Persone di contatto:
- Christoph Mäder, Presidente economiesuisse, tel. 079 322 47 81
- Fabio Regazzi, Consigliere nazionale, Presidente dell’Unione svizzera delle arti e mestieri (usam), tel. 079 253 12 74
- Valentin Vogt, Presidente dell’Unione svizzera degli imprenditori,
tel. 079 634 12 10 - Markus Ritter, Consigliere nazionale, Presidente dell’Unione Svizzera dei contadini, tel. 079 300 56 93