Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno approvato in votazione finale la revisione delle PC. Gli imprenditori accolgono favorevolmente parecchie delle misure adottate, in particolare l’introduzione di una soglia sulla sostanza, la restituzione delle prestazioni con un prelievo dalla successione, la diminuzione delle franchigie sulla sostanza e l’adattamento dei forfait per i figli. Queste decisioni contribuiranno di fatto a frenare la progressione dei costi delle PC.
Parallelamente però la politica fa un passo indietro aumentando in maniera eccessiva le spese di pigione massime coperte dalle PC. Mentre si moltiplicano le notizie su una possibile tendenza al ribasso delle pigioni e su un tasso record di alloggi sfitti, i parlamentari decidono non solo di aumentare fino al 71 percento le pigioni prese in considerazione, ma anche di indicizzarle automaticamente, in futuro, all’inflazione. In questo modo i costi aumenteranno drasticamente mentre si aggraveranno anche i falsi incentivi nelle PC. Sul mercato immobiliare, alcuni beneficiari di PC si troveranno in una posizione migliore rispetto alle famiglie di lavoratori e alle coppie di pensionati con redditi medi. Inoltre, la decisione si basa sull’indice degli affitti, una base statistica inutilizzabile criticata anche da rinomati esperti immobiliari.
Secondo il messaggio del Consiglio federale, la riforma aveva lo scopo di ottimizzare il sistema delle PC, di liberarle dai falsi incentivi e di rallentare sensibilmente l’aumento dei costi. Ora, la revisione permetterà al massimo di ridurre di un po’ più di 200 milioni di franchi l’aumento dei costi, stimato in 2 miliardi di franchi per i prossimi dieci anni. Essa aumenterà anche il numero dei falsi incentivi. È dunque imperativo introdurre rapidamente la dissociazione dei compiti tra Confederazione e Cantoni in materia di PC allo scopo di migliorare la gestione delle PC e assicurarne il finanziamento malgrado l’invecchiamento demografico, e garantire così l’esistenza di coloro che ne dipendono realmente.