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Più recenti
Mercato del lavoro
Una nuova analisi dell'Unione svizzera degli imprenditori giunge alla conclusione che nell’ambito dei negoziati sui salari del 2024 è probabile un aumento del potere d'acquisto. Questo nonostante la situazione economica sia fragile e le valutazioni delle aziende sulla situazione aziendale tendano a essere leggermente più cupe. Il calo dell'inflazione sta dando sollievo.
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La Svizzera e l'Italia hanno firmato un protocollo che regolamenta in modo permanente la questione dell’imposizione del telelavoro. Ciò significa che i frontalieri italiani possono lavorare da casa fino al 25 per cento del loro orario di lavoro senza essere tassati in Svizzera. L'Unione svizzera degli imprenditori saluta con favore questo accordo.
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La Svizzera e l'Italia hanno firmato una dichiarazione che stabilisce le regole per la tassazione del telelavoro. A partire dal 1° gennaio 2024, i frontalieri italiani potranno lavorare da casa esenti da imposta fino al 25% del loro orario di lavoro. L'Unione svizzera degli imprenditori accoglie con favore questo accordo.
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Un nuovo documento dell'Unione svizzera degli imprenditori analizza la situazione dei salari in Svizzera. Il documento mostra che la situazione economica in Svizzera sta diventando sempre più cupa, in linea con l’andamento a livello globale. Inoltre, emerge chiaramente che i salari reali sono aumentati in modo significativo tra il 2012 e il 2022 e che la quota di retribuzione dei dipendenti sul prodotto interno lordo tende ad aumentare. Richieste salariali esagerate sono quindi da respingere.
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Assicurazione malattia/infortuni
La decisione è ufficiale: la revisione della legge sull’assicurazione infortuni (LAINF) entrerà in vigore nel 2017. I datori di lavoro se ne rallegrano, poiché hanno svolto per diversi anni un ruolo molto attivo e importante nella ricerca di una formula di compromesso.
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Indennità perdita di guadagno
Il congedo paternità istituito dalla legge è costoso e, nonostante gli innumerevoli sforzi compiuti dalle imprese, non contribuisce assolutamente alla conciliazione tra vita professionale e familiare. Per queste ragioni, gli imprenditori respingono sia l’iniziativa che il controprogetto.
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Nell’ambito della relativa procedura di consultazione, le misure complementari proposte dal Consiglio federale per conciliare meglio l’attività professionale con la famiglia sono respinte dagli imprenditori. Esse toccherebbero in modo uniforme tutte le imprese ponendo a numerose di esse enormi problemi organizzativi e finanziari. Gli imprenditori forniscono il loro contributo sotto forma di soluzioni individuali, spesso accompagnate da generose prestazioni volontarie.
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In generale
Oggi il Consiglio federale ha annunciato che gli intensi negoziati con l'Unione europea sono stati conclusi con successo. I datori di lavoro salutano con favore i progressi compiuti dalla Confederazione. Esamineranno in modo più approfondito l'esito dei negoziati e l'attuazione della politica interna non appena entrambi saranno disponibili. Per l’Unione Svizzera degli imprenditori è fondamentale riportare le relazioni tra l'UE e la Svizzera su una base più stabile e garantire così la sicurezza della pianificazione.
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L'«Antenne romande», la rappresentanza dell'Unione svizzera degli imprenditori (USI) nella Svizzera romanda, festeggia il suo decimo anniversario e la collaborazione rafforzata in materia di politica imprenditoriale tra la Svizzera romanda e quella tedesca. Per festeggiare, l’USI ha accolto il Consi-gliere federale Guy Parmelin e ha presentato un nuovo piano d'azione che illustra le misure che le imprese, la società e la politica dovrebbero adottare insieme per garantire che la manodopera resti sempre disponibile in quantità sufficiente.
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Assegni familiari
L’Unione svizzera degli imprenditori (USI) sostiene gli adattamenti della legge federale sugli assegni familiari. Essi colmano diverse lacune, garantendo in particolare il versamento di assegni per i giovani dall’inizio della loro formazione post-obbligatoria.
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Mercato del lavoro
Uno studio rappresentativo commissionato dall'Unione svizzera degli imprenditori mostra che modelli di orario di lavoro flessibili sono associati a meno stress e parallelamente a una maggiore soddisfazione sul lavoro. Gli orari di lavoro flessibili migliorano anche l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
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Una nuova analisi dell'Unione svizzera degli imprenditori giunge alla conclusione che nell’ambito dei negoziati sui salari del 2024 è probabile un aumento del potere d'acquisto. Questo nonostante la situazione economica sia fragile e le valutazioni delle aziende sulla situazione aziendale tendano a essere leggermente più cupe. Il calo dell'inflazione sta dando sollievo.
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Questioni internazionali
La Svizzera e l'Italia hanno firmato un protocollo che regolamenta in modo permanente la questione dell’imposizione del telelavoro. Ciò significa che i frontalieri italiani possono lavorare da casa fino al 25 per cento del loro orario di lavoro senza essere tassati in Svizzera. L'Unione svizzera degli imprenditori saluta con favore questo accordo.
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Manodopera
Una nuova analisi dell'Unione svizzera degli imprenditori giunge alla conclusione che nell’ambito dei negoziati sui salari del 2024 è probabile un aumento del potere d'acquisto. Questo nonostante la situazione economica sia fragile e le valutazioni delle aziende sulla situazione aziendale tendano a essere leggermente più cupe. Il calo dell'inflazione sta dando sollievo.
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Un nuovo documento dell'Unione svizzera degli imprenditori analizza la situazione dei salari in Svizzera. Il documento mostra che la situazione economica in Svizzera sta diventando sempre più cupa, in linea con l’andamento a livello globale. Inoltre, emerge chiaramente che i salari reali sono aumentati in modo significativo tra il 2012 e il 2022 e che la quota di retribuzione dei dipendenti sul prodotto interno lordo tende ad aumentare. Richieste salariali esagerate sono quindi da respingere.
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Formazione
Il 6 giugno 2024, la Svizzera è stata ufficialmente confermata come Paese ospitante degli EuroSkills 2029. I Campionati europei delle abilità si svolgeranno a Ginevra dal 26 al 30 settembre 2029.
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I voti scolastici dovrebbero essere aboliti o sono indispensabili? Si tratta di un argomento molto dibattuto, sia a tavola in famiglia che tra gli specialisti della politica della formazione. Ma la discussione si concentra sulle domande sbagliate.
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Partenariato sociale
Il Consiglio federale ha adottato gli elementi chiave per un mandato negoziale con l'UE. L'Unione svizzera degli imprenditori accoglie favorevolmente i progressi compiuti nei colloqui esplorativi con l'UE. Le relazioni contrattualmente garantite con il più importante partner commerciale sono essenziali per la Svizzera e per l'economia. Il Consiglio federale è chiamato ad avviare i negoziati al più tardi entro la fine dell'anno e a concluderli entro l'estate del 2024.
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L’Unione svizzera degli imprenditori si rallegra di constatare il risultato intermedio positivo dei colloqui esplorativi tra la Svizzera e l'UE. Si spera che i punti in sospeso possano essere chiariti rapidamente e che il Consiglio federale decida un mandato negoziale nella primavera del 2023.
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Scuola dell’obbligo
I voti scolastici dovrebbero essere aboliti o sono indispensabili? Si tratta di un argomento molto dibattuto, sia a tavola in famiglia che tra gli specialisti della politica della formazione. Ma la discussione si concentra sulle domande sbagliate.
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Mediante un campionario rappresentativo di circa 83'000 giovani di tutta la Svizzera che hanno lasciato la scuola dell’obbligo nel 2012, l’Ufficio federale di statistica ha per la prima volta analizzato l’insieme delle transizioni verso le vie di formazione successive del grado secondario II. Ne risulta che nello spazio di due anni, il 66% dei giovani ha iniziato una formazione professionale e il 29% ha optato per una formazione scolastica generale.
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Questioni salariali
Una nuova analisi dell'Unione svizzera degli imprenditori giunge alla conclusione che nell’ambito dei negoziati sui salari del 2024 è probabile un aumento del potere d'acquisto. Questo nonostante la situazione economica sia fragile e le valutazioni delle aziende sulla situazione aziendale tendano a essere leggermente più cupe. Il calo dell'inflazione sta dando sollievo.
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Un nuovo documento dell'Unione svizzera degli imprenditori analizza la situazione dei salari in Svizzera. Il documento mostra che la situazione economica in Svizzera sta diventando sempre più cupa, in linea con l’andamento a livello globale. Inoltre, emerge chiaramente che i salari reali sono aumentati in modo significativo tra il 2012 e il 2022 e che la quota di retribuzione dei dipendenti sul prodotto interno lordo tende ad aumentare. Richieste salariali esagerate sono quindi da respingere.
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Scuola professionale di base
I voti scolastici dovrebbero essere aboliti o sono indispensabili? Si tratta di un argomento molto dibattuto, sia a tavola in famiglia che tra gli specialisti della politica della formazione. Ma la discussione si concentra sulle domande sbagliate.
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Il Consiglio federale ha accelerato le misure di allentamento dell'economia. Di conseguenza, soprattutto le prospettive per il settore alberghiero e della ristorazione sono un po' meno cupe. Inoltre, i diplomi di maturità professionale saranno rilasciati sulla base dei voti ottenuti prima della crisi e l'ingresso nel paese sarà gradualmente facilitato.
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Durata del lavoro
Uno studio rappresentativo commissionato dall'Unione svizzera degli imprenditori mostra che modelli di orario di lavoro flessibili sono associati a meno stress e parallelamente a una maggiore soddisfazione sul lavoro. Gli orari di lavoro flessibili migliorano anche l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
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L'ultimo «Barometro del buon lavoro» di Travail.Suisse mostra che nel 2022 le condizioni di lavoro sono migliorate. I datori di lavoro ottengono buoni voti, anche perché stanno contrastando l'aumento del carico di lavoro con una maggiore flessibilità nei confronti dei dipendenti.
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Formazione professionale superiore
In occasione del vertice nazionale annuale sulla formazione professionale, tenutosi su invito del Consigliere federale Guy Parmelin, i rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e dei partner sociali hanno adottato un pacchetto di misure per migliorare il posizionamento delle scuole specializzate superiori. Gli imprenditori sono favorevoli a questa iniziativa e accolgono favorevolmente il fatto che sia destinata a rafforzare l'intero settore della formazione professionale.
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La legge federale concernente l’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP) prevede la creazione di un nuovo centro di competenza per la formazione professionale. I datori di lavoro sostengono in linea di principio il progetto, ma chiedono strutture vincolanti per gli scambi con le organizzazioni del mondo del lavoro.
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Sicurezza e salute sul posto di lavoro
L'ultimo «Barometro del buon lavoro» di Travail.Suisse mostra che nel 2022 le condizioni di lavoro sono migliorate. I datori di lavoro ottengono buoni voti, anche perché stanno contrastando l'aumento del carico di lavoro con una maggiore flessibilità nei confronti dei dipendenti.
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In considerazione della sensibile diminuzione del numero di contagi, il Consiglio federale ha deciso, come previsto, di allentare le misure in molti campi e di prevedere la fine della "situazione straordinaria". Così facendo, le cupe prospettive per l'economia svizzera si schiariscono. I datori di lavoro ritengono però necessario un prolungamento dell'indennità di lavoro ridotto.
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Formazione continua
In occasione del vertice nazionale annuale sulla formazione professionale, tenutosi su invito del Consigliere federale Guy Parmelin, i rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e dei partner sociali hanno adottato un pacchetto di misure per migliorare il posizionamento delle scuole specializzate superiori. Gli imprenditori sono favorevoli a questa iniziativa e accolgono favorevolmente il fatto che sia destinata a rafforzare l'intero settore della formazione professionale.
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La politica della Confederazione in materia di personale qualificato formerà un nuovo settore politico a partire dal 2019. I relativi compiti di coordinamento saranno garantiti dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco). La base legale è la legge sugli stranieri, che cerca di sfruttare meglio il potenziale di lavoro indigeno.
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Questioni internazionali
La Svizzera e l'Italia hanno firmato una dichiarazione che stabilisce le regole per la tassazione del telelavoro. A partire dal 1° gennaio 2024, i frontalieri italiani potranno lavorare da casa esenti da imposta fino al 25% del loro orario di lavoro. L'Unione svizzera degli imprenditori accoglie con favore questo accordo.
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La votazione sull’imposizione minima dell'OCSE si terrà il 18 giugno 2023. Per le organizzazioni mantello dell'economia e dell'agricoltura è chiaro che le imprese svizzere devono essere messe al riparo da onerose procedure fiscali all'estero e che il gettito fiscale aggiuntivo deve rimanere in Svizzera. Per questo motivo economiesuisse, l’Unione svizzera delle arti e mestieri (usam), l’Unione svizzera degli imprenditori e l’Unione Svizzera dei contadini dicono Sì all'attuazione dell’imposizione minima OCSE.
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Politica sociale
Il 1° gennaio 2025 entrerà in vigore la seconda tappa della riforma dell'AVS 21: l'età di riferimento per le donne sarà aumentata di tre mesi. Dal prossimo anno, i contributi al 3° pilastro potranno essere versati anche retroattivamente.
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Il Tribunale federale ha stabilito oggi che l'errore di calcolo relativo alle previsioni AVS non comporta la ripetizione della votazione AVS 21. I datori di lavoro salutano con favore questa decisione: l'annullamento della votazione avrebbe comportato uno sforzo sproporzionato e sollevato numerosi interrogativi su come procedere.
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Previdenza vecchiaia
Il Tribunale federale ha stabilito oggi che l'errore di calcolo relativo alle previsioni AVS non comporta la ripetizione della votazione AVS 21. I datori di lavoro salutano con favore questa decisione: l'annullamento della votazione avrebbe comportato uno sforzo sproporzionato e sollevato numerosi interrogativi su come procedere.
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Il Consiglio federale ha annunciato oggi i suoi piani per il finanziamento della 13ma rendita AVS. Il finanziamento avverrà esclusivamente attraverso un aumento dell'IVA. Ciò è in contrasto con le due proposte che il Consiglio federale aveva sottoposto in consultazione ed è sostanzialmente in linea con il punto di vista dei datori di lavoro: il finanziamento attraverso l'aumento i contributi salari sarebbe altamente scorretto.
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Assicurazione invalidità
Il sistema dei tre pilastri compie 50 anni. È un'occasione per chiedersi se sia ancora attuale alla luce delle sfide demografiche e finanziarie di oggi. Sì, dicono gli imprenditori. Il sistema a tre pilastri è solido e garantisce alla popolazione la sicurezza finanziaria in età avanzata. Tuttavia, sono necessari degli aggiustamenti.
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L’integrazione professionale efficace di persone con malattie o vittime di incidenti e handicap è realizzabile solo in rete: questa è la principale conclusione emersa dal primo evento di presentazione di Compasso nella Svizzera italiana.
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Prestazioni complementari
La riforma delle prestazioni complementari (PC) ha superato l’ultimo scoglio parlamentare nella votazione finale dei due Consigli. Essa fa indubbiamente progredire il regime delle PC su alcuni punti importanti. Tuttavia, fa un deplorevole passo indietro per quanto concerne le spese di pigione. Essa fallisce dunque chiaramente i suoi obiettivi iniziali.
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L’attuale dibattito sulla riforma delle prestazioni complementari ruota attorno ad alcune misure selettive che dovrebbero rallentare la progressione delle spese delle PC. Ma, secondo il parere dei datori di lavoro, i cantoni prevedono a loro volta delle misure strutturali di fondo, quali la dissociazione dei compiti con la Confederazione. Per il sistema delle PC, che risale a parecchio tempo fa, è il solo mezzo per superare la sfida dell’invecchiamento demografico.
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Assistenza sociale
I direttori cantonali degli affari sociali intendono ridurre il minimo vitale dell’assistenza sociale per le famiglie numerose e diminuire le prestazioni di sostegno per i giovani. Anche le possibilità di multe sono state inasprite. I cantoni si dichiarano dunque chiaramente a favore di un’assistenza sociale orientata verso il ritorno all’attività lavorativa. Questo approccio è corretto.
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