Nuove riforme nella previdenza vecchiaia diventano ancora più urgenti

3 Marzo 2024 Comunicati stampa

Popolo e cantoni hanno votato oggi a favore dell'iniziativa per la 13ma rendita AVS. I datori di lavoro deplorano questa decisione. Una rendita mensile aggiuntiva per tutti non è in linea con le necessità e comporta un ulteriore onere per l'AVS, che è già finanziariamente sotto pressione. Respingendo l'iniziativa sulle pensioni, si è inoltre persa l'opportunità di rendere più stabile il finanziamento dell'AVS.

Dopo un iniziale forte sostegno alla 13ma rendita AVS, l’elettorato svizzero ha riconosciuto sempre più le conseguenze pericolose e costose della proposta. Oggi, però, il popolo e i cantoni hanno votato a favore di una 13ma rendita AVS per tutti. L’Unione svizzera degli imprenditori si rammarica di questa decisione.

Onere finanziario aggiuntivo per i giovani, le famiglie e le economie domestiche con salari bassi

Una rendita aggiuntiva per tutti comporterà un ulteriore onere per la popolazione attiva – soprattutto per i giovani, le famiglie e le economie domestiche con salari già bassi – senza sostenere in modo significativo i pensionati in difficoltà. E soprattutto, la soluzione basata sul principio dell’annaffiatoio comporterà costi miliardari per l’AVS a partire dal 2026, il che renderà necessario un finanziamento aggiuntivo: in prima linea questo riguarderà contributi salariali più elevati e/o un aumento dell’IVA.

L’innovativa iniziativa sulle pensioni non ha purtroppo avuto successo

L’iniziativa sulle pensioni, che avrebbe aumentato gradualmente l’età pensionabile a 66 anni e poi l’avrebbe legata all’aspettativa di vita, è stata purtroppo respinta dall’elettorato svizzero. Il meccanismo automatico proposto avrebbe stabilizzato la previdenza vecchiaia a lungo termine, risolvendo l’arretrato delle riforme del primo pilastro. Il No alla proposta indica che soprattutto un’età pensionabile più elevata non è (ancora) accettata dall’elettorato, nonostante il noto trend demografico e l’aumento costante dell’aspettativa di vita. Tuttavia, l’innalzamento dell’età pensionabile deve rimanere nell’agenda politica.

L’adozione della riforma della LPP diventa ancora più importante

Nella seconda metà dell’anno sarà sottoposta al voto un’altra importante proposta socio-politica: la riforma della previdenza professionale (LPP) e quindi l’adeguamento del secondo pilastro alle attuali condizioni del mercato del lavoro. Gli argomenti a favore dell’approvazione sono forti, in quanto il disegno di legge, che ha richiesto due anni di lavoro parlamentare, crea una maggiore equità intergenerazionale e colma le lacune pensionistiche per molti lavoratori part-time, soprattutto donne.

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