L’Unione svizzera degli imprenditori favorevole alla riforma della LPP
Con decisione odierna, l'Unione svizzera degli imprenditori sostiene la riforma della previdenza professionale (Riforma LPP). Continuare a leggere
Con decisione odierna, l'Unione svizzera degli imprenditori sostiene la riforma della previdenza professionale (Riforma LPP). Continuare a leggere
Il Parlamento ha adottato in marzo una riforma del 2° pilastro (LPP) che propone una profonda modernizzazione. Il progetto permetterà a molte più persone di accedere al secondo pilastro. Così viene rafforzata la solidarietà intergenerazionale. I giovani, le donne, i lavoratori a tempo parziale e il ceto medio in particolare traggono beneficio da una migliore previdenza professionale. La promessa fatta nel quadro della riforma AVS 21, accettata dal popolo, viene quindi mantenuta. Gli oppositori mettono deliberatamente a rischio il comprovato meccanismo dei tre pilastri della nostra previdenza vecchiaia. Continuare a leggere
Nella votazione finale, le due Camere del Parlamento hanno approvato la riforma del secondo pilastro. Questo segna la fine di un iter politico annoso e combattuto, che è stato fortemente influenzato anche dai datori di lavoro. Ora è chiaro: ci possono essere state discussioni sulla via da percorrere, ma gli obiettivi della riforma sono stati raggiunti tutti. Continuare a leggere
Dopo il preavviso della Commissione sicurezza sociale e sanità (CSSS-S) il Consiglio degli Stati si è occupato nella sessione primaverile di due iniziative AVS, che affrontano il futuro finanziario della previdenza vecchiaia da due prospettive diametralmente opposte. Mentre il rifiuto di una tredicesima mensilità AVS, non finanziabile, viene salutato con favore dai datori di lavoro, dovrebbe essere portata avanti l’idea di base dell'iniziativa sulle pensioni; anche questa è stata respinta. Continuare a leggere
Dopo il Consiglio nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha respinto l'adeguamento straordinario delle rendite AVS al rincaro. I Consiglieri agli Stati seguono quindi l'opinione dell’Unione svizzera degli imprenditori: l'adeguamento supplementare delle rendite AVS avrebbe portato pochi vantaggi agli assicurati, ma avrebbe generato un inutile lavoro amministrativo e costi elevati. Continuare a leggere