All’inizio di luglio le tre organizzazioni mantello nazionali, l’Unione Svizzera degli imprenditori (USI), Travail.Suisse e l’Unione Sindacale Svizzera (USS), hanno presentato al Consiglio federale il compromesso raggiunto delle parti sociali. Con questa proposta è possibile modernizzare e rafforzare la previdenza professionale (LPP) senza ridurre il livello delle rendite. Il Consiglio federale sostiene il lavoro svolto. Esso si basa nel progetto posto in consultazione sul compromesso e utilizza gli stessi parametri dei partner sociali.
In sostanza, il compromesso contempla una riduzione immediata del tasso minimo di conversione per la definizione della pensione dal 6,8 per cento al 6,0 per cento. In cambio, le prestazioni di vecchiaia saranno livellate e la deduzione di coordinamento dimezzata. Inoltre, è previsto un supplemento di pensione graduale per i 15 gruppi di età che andranno in pensione dopo l’entrata in vigore della riforma. Grazie al dimezzamento della deduzione di coordinamento, le persone assicurate con salari bassi e i dipendenti a tempo parziale – soprattutto donne – beneficeranno di rendite più elevate. Il livellamento e la riduzione dei tassi di prestazioni vecchiaia renderanno i lavoratori più anziani più competitivi sul mercato del lavoro.
Il compromesso tra partner sociali è l’unica proposta di riforma sostenuta dai datori di lavoro e dai lavoratori, i due finanziatori della LPP. Esso garantisce le pensioni al livello attuale, può essere attuato rapidamente e costituisce per gli enti pensionistici un onere amministrativo giustificabile. Con le misure equilibrate di contributi e benefici, questa soluzione è adatta anche per le piccole e medie imprese (PMI) e permette di trovare maggioranze davanti al popolo. Questo ha convinto anche il Consiglio federale.
Il processo di consultazione dovrebbe concludersi in primavera. L’Unione Svizzera degli Imprenditori si aspetta che si dia seguito rapidamente al processo di consultazione, in modo che il messaggio possa essere inviato all’attenzione del Parlamento prima dell’estate. I datori di lavoro continuano a sostenere il Consiglio federale e il Parlamento nell’adozione di misure sostenibili per far fronte alle sfide demografiche della previdenza professionale. Ora è importante che la riforma venga approvata rapidamente in Parlamento e non venga scomposta nei suoi elementi. Ciò sconvolgerebbe l’equilibrio del compromesso.