Forte inasprimento delle misure contro il coronavirus

13 Gennaio 2021 Comunicati stampa

A causa della rapida diffusione della variante del virus, il Consiglio federale ha, tra l'altro, prolungato la chiusura dei ristoranti, ha introdotto norme più severe per il telelavoro e ha rafforzato la protezione dei collaboratori particolarmente a rischio. Per alleviare i gravi danni che incombono sull'economia, sono stati prorogati gli aiuti finanziari alle imprese chiuse dalle autorità. Ma i datori di lavoro temono che la crisi economica si aggravi ulteriormente.

Il Consiglio federale contrasta la potenziale diffusione di una variante particolarmente contagiosa del virus con nuove misure. Esso ha prolungato di cinque settimane la chiusura di ristoranti, strutture culturali, impianti sportivi e strutture per il tempo libero. Al fine di ridurre i contatti, a partire dal 18 gennaio si applicherà un inasprimento del telelavoro. A partire da questa data, anche i negozi che vendono prodotti non di prima necessità saranno chiusi, gli eventi privati saranno ulteriormente limitati e le persone particolarmente vulnerabili riceveranno una maggiore protezione sul posto di lavoro. L’Unione svizzera degli imprenditori (USI), pur non condividendo la valutazione del Consiglio federale sulla situazione, può comprendere l’inasprimento delle misure.

L’intera economia è gravemente colpita dalle misure del Consiglio federale. L’USI teme quindi un crollo dell’attività economica come successo la scorsa primavera. È tanto più importante che tutte le aziende che hanno dovuto chiudere per almeno 40 giorni per ordine del Consiglio federale ricevano un indennizzo tramite una clausola eccezionale nella legge Covid. Con il blocco prolungato fino alla fine di febbraio, i ristoranti e le imprese del tempo libero potranno richiedere questo aiuto, che secondo il Consiglio federale darà luogo a circa 100’000 richieste. Sebbene la procedura sia corretta secondo lo Stato di diritto, la Confederazione e i Cantoni dovranno lavorare celermente per chiarire le responsabilità e l’applicazione in considerazione della situazione estremamente tesa, in particolare nel settore della ristorazione, in modo che gli aiuti vengano versati prima della fine di febbraio, contrariamente a quanto è stato accennato.

I datori di lavoro si chiedono se l’inasprimento del telelavoro deciso dal Consiglio federale sia efficace. Questa forma di lavoro è possibile solo in una parte ridotta dei posti di lavoro. Inoltre, anche secondo l’UFSP si sono dimostrate efficaci nella pratica e hanno ridotto al minimo il rischio di contagio altre misure organizzative e tecniche. Inoltre, gli apprendisti soffrono se viene impedita la loro formazione direttamente sul posto di lavoro. Per questo motivo, il Consiglio federale ammette giustamente delle eccezioni nel caso in cui, a causa della natura dell’attività, il telelavoro non fosse possibile o fosse possibile solo con uno sforzo sproporzionato. Il Consiglio federale nega inoltre esplicitamente ai collaboratori il diritto al rimborso delle spese.

L’USI valuta in modo critico le disposizioni per le persone particolarmente vulnerabili che sono state reintrodotte dal Consiglio federale. Perlomeno ora è stato chiarito che esiste un diritto all’indennità di perdita di guadagno sulla base della legge Covid.

Informazioni