DIsoccupazione

L’immigrazione dall’UE rimane indispensabile per l’economia svizzera

4 Luglio 2023 News

Dall'entrata in vigore della libera circolazione delle persone, il PIL pro capite della Svizzera è cresciuto di quasi il 20 per cento. Per mantenere l'attrattività della piazza economica svizzera e il suo benessere a questo livello, il nostro paese dovrà fare affidamento sul reclutamento dai paesi dell'UE e dell'AELS. Questa è anche la conclusione del 19° Rapporto dell'Osservatorio pubblicato dalla Seco. Continuare a leggere

Finanziamento aggiuntivo per l’assicurazione contro la disoccupazione economicamente sopportabile

20 Maggio 2020 Comunicati stampa

Per coprire gli enormi disavanzi dell'assicurazione contro la disoccupazione, il Consiglio federale intende iniettare nell’assicurazione quest'anno 20,2 miliardi di franchi. Il fatto che esso rinunci parallelamente ad aumentare i contributi salariali è molto importante per l'economia già duramente colpita. Gli imprenditori accolgono favorevolmente anche gli ulteriori passi verso una normalizzazione della vita economica. Continuare a leggere

Nella crisi il Parlamento sostiene il Consiglio federale

7 Maggio 2020 Comunicati stampa

Il Parlamento riunito in sessione straordinaria ha ampiamente seguito il Consiglio federale. Ha dato il suo consenso a diverse decine di miliardi di crediti urgenti, corrispondenti a quasi la metà del debito federale precedente la crisi. Grazie al Consiglio degli Stati è stata sventata la minaccia di un controproducente divieto di versamento dei dividendi per imprese che sono ricorse al lavoro ridotto. Secondo gli imprenditori in questo periodo di crisi le istituzioni hanno finora dimostrato il loro valore. Continuare a leggere

Un obbligo di annuncio troppo esteso comporterebbe tempi morti amministrativi

6 Settembre 2017 Procedure di consultazione

Le ordinanze di applicazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa devono essere compatibili con l'Europa, pratiche, meno burocratiche possibili ed efficienti. Dal punto di vista dei datori di lavoro, occorre evitare i tempi morti amministrativi, ad esempio fissando almeno all'8% il valore soglia per l'obbligo di annuncio. Inoltre, il termine d’embargo proposto prima dell’apertura dei concorsi pubblici degli impieghi dev’essere ridotto a tre giorni lavorativi. Continuare a leggere