Garantire le rendite, una tappa dopo l’altra

15 Febbraio 2018 Comunicati stampa

L’Unione svizzera degli imprenditori si è pronunciata di fronte ai media a favore di una riforma separata, a tappe e in modo graduale, dell’AVS e della LPP. Occorre avviare al più presto la prima tappa allo scopo di mantenere nei due pilastri il livello attuale delle rendite a medio termine. E bisognerà in futuro aumentare progressivamente l’età di pensionamento, a seguito dell’aumento costante della speranza di vita.

L’Unione svizzera degli imprenditori (USI) ha presentato la sua posizione sulla riforma della previdenza vecchiaia, indicando a quale ritmo si possono raggiungere i migliori risultati. L’AVS e la LPP devono essere rivedute separatamente, a tappe e in modo graduale. Per garantire la stabilità finanziaria dell’AVS e ridurre l’ingiusta ridistribuzione tra giovani e anziani, la prima fase deve avvenire il più rapidamente possibile e limitarsi al minimo indispensabile. Secondo i datori di lavoro, l’aumento dell’età di pensionamento oltre i 65 anni non entra in considerazione a breve termine. Ma, come ha sottolineato il presidente dell’USI, Valentin Vogt, di fronte ai rappresentanti dei media: «Se vogliamo creare basi solide e durevoli per la previdenza vecchiaia, non possiamo evitare di affrontare, a partire dalla metà degli anni 2020, la seconda fase della riforma che è l’aumento progressivo dell’età di pensionamento.»

Per il momento, i datori di lavoro si concentrano su due misure: parità dell’età di pensionamento per uomini e donne a 65 anni in quattro tappe e aumento moderato dell’IVA. Nella previdenza professionale, s’impone una riduzione sostanziale del tasso di conversione minimo, accompagnata da una misura di compensazione adeguata tendente a garantire il livello delle rendite. Nella sua presa di posizione, il Consiglio federale ha deciso di affidare alle organizzazioni mantello dei partner sociali di proporre congiuntamente una soluzione per la riduzione del tasso di conversione minimo. I datori di lavoro attendono volentieri questo mandato da parte del Consiglio federale – idealmente in febbraio, con la presentazione delle opzioni concernenti la riforma dell’AVS, ma al più tardi nel mese di aprile 2018.

Maggiori informazioni

Informazioni

  • Roland A. Müller, Direttore dell’Unione svizzera degli imprenditori, Tel. 079 220 52 29, mueller@arbeitgeber.ch
  • Martin Kaiser, Responsabile del Settore politica sociale e assicurazioni sociali, Tel. 079 517 68 26, kaiser@arbeitgeber.ch