Annuncio di attività semplificata, ma per un costo minimo

Sostituire la pratica d’autorizzazione attuale semplicemente segnalando l’impiego di una persona ammessa provvisoriamente in Svizzera o di rifugiati riconosciuti è una misura che merita di essere accolta. Essa elimina dei vincoli amministrativi che ostacolavano finora l’integrazione. Né l’annuncio obbligatorio né i relativi controlli delle condizioni di lavoro e di retribuzione non devono tuttavia tradursi in oneri supplementari per i datori di lavoro.

Le persone ammesse provvisoriamente e i rifugiati riconosciuti dovrebbero trovare più facilmente un lavoro in Svizzera. La corrispondente modifica di legge sugli stranieri decisa dal Parlamento allo scopo, in particolare, di migliorare la loro integrazione richiede degli adattamenti a livello dell’ordinanza. L’Unione svizzera degli imprenditori ha preso posizione sulle disposizioni dell’ordinanza modificata relativa all’ammissione, al soggiorno e all’esercizio di un’attività lucrativa che interessano il padronato, ma non sulla revisione totale dell’ordinanza sull’integrazione degli stranieri.

La semplice notifica di un’occupazione da parte dei rifugiati ammessi a titolo provvisorio e riconosciuto, in alternativa alla prassi di autorizzazione in vigore finora, è uno sgravio amministrativo che occorre salutare favorevolmente. Questa procedura d’annuncio deve tuttavia essere gestita in modo da mantenere la spesa al più basso livello possibile per i datori di lavoro. L’attività lucrativa deve poter essere annunciata online mediante un formulario corrispondente. Inoltre, questa procedura deve imperativamente essere coordinata con l’obbligo di annunciare i posti vacanti che entrerà in vigore il 1° luglio 2018. Infine, i compiti d’ispezione relativi alle condizioni di retribuzione e di lavoro annunciate non devono tradursi in nuovi controlli, e di conseguenza in nuove pratiche burocratiche per i datori di lavoro.