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La digitalizzazione e la pandemia hanno creato nuove realtà lavorative. Daniella Lützelschwab ha spiegato alla rivista ti&m che bisogna essere consapevoli che l'attuale diritto del lavoro non è più in grado di rendere giustizia a queste realtà.
A causa del tasso basso di infezioni da coronavirus, il Consiglio federale revoca in gran parte le restanti limitazioni. Ciò semplificherà i concetti di protezione per i datori di lavoro. Inoltre, sono state revocate le raccomandazioni in relazione all’homeoffice e le disposizioni per la protezione dei collaboratori particolarmente vulnerabili. I datori di lavoro accolgono con favore questi alleggerimenti per l'economia.
L'Unione svizzera degli imprenditori accorda il suo sostegno a due iniziative parlamentari che vogliono snellire la registrazione dell’orario di lavoro in funzione delle realtà del mondo del lavoro attuale. Un adeguamento dell’ordinanza intende mettere su un piano di parità i settori che sono svantaggiati dalle disposizioni attuali in materia di registrazione degli orari.
Poiché alcuni lavori informatici devono essere eseguiti durante la notte o nei fine settimana, in futuro non sarà più necessario richiedere un’autorizzazione. Gli imprenditori accolgono favorevolmente questa modifica dell’ordinanza 2 della legge sul lavoro, che elimina inutili complicazioni amministrative.
La commissione dell’economia del Consiglio degli Stati ha proseguito le discussioni concernenti l’adattamento della legge sul lavoro in funzione delle due iniziative parlamentari Keller-Sutter e Graber. Si discute di una certa flessibilità per quanto riguarda la registrazione dell’orario di lavoro e un adeguamento ad altri bisogni del mondo moderno del lavoro. La commissione ha inoltre informato sui prossimi passi.