All’inizio del 2025 vi saranno nuovamente modifiche in tema di assicurazioni sociali. I cambiamenti più importanti sono elencati di seguito.
1° pilastro: seconda tappa della riforma AVS-21 e aumento dei contributi
La seconda fase della riforma per stabilizzare l’AVS (riforma AVS-21) sarà attuata a partire dal 1° gennaio 2025. L’età di riferimento delle donne nate nel 1961 o successivamente sarà aumentata di tre mesi. Dal 2028 si applicherà la stessa età di riferimento di 65 anni per donne e uomini.
Anche le rendite dell’AVS e dell’AI del primo pilastro saranno adeguate all’andamento dei prezzi e dei salari. Saranno adeguati pure i contributi minimi per i lavoratori indipendenti e per coloro che non esercitano un’attività lucrativa. Inoltre, l’assegno per grandi invalidi aumenterà a seconda del grado di invalidità.
Verranno aumentate anche le prestazioni complementari e le prestazioni ponte. Lo stesso vale per i limiti massimi di affitto delle prestazioni complementari, che saranno adeguati all’inflazione. Aumentano inoltre le franchigie per i redditi da lavoro.
Aumentano anche gli importi minimi degli assegni familiari. Il nuovo importo per l’assegno per i figli è di 215 franchi (+15 franchi) e per l’assegno di formazione di 268 franchi (+18 franchi).
2° e 3° pilastro: possibile un aumento dei contributi e dei rimborsi
Nell’ambito della previdenza professionale (LPP), la deduzione di coordinamento sarà portata a 26’460 franchi e la soglia d’entrata a 22’680 franchi. Il tasso d’interesse minimo rimane invariato all’1,25 per cento.
Nel pilastro 3a, a partire dal 1° gennaio 2025 sarà aumentato il contributo massimo deducibile dalle imposte: con un secondo pilastro, sarà di 7’258 franchi svizzeri; senza un secondo pilastro, sarà di 36.288 franchi svizzeri. Inoltre dal 1° gennaio 2025 gli importi non versati potranno essere versati retroattivamente per un massimo di dieci anni: nel 2026 si potrà effettuare il primo versamento per un importo non versato del 2025; nel 2035 si potranno versare retroattivamente gli importi 3a non versati dal 2025. Ciò rafforzerà il collaudato sistema dei 3 pilastri.
La digitalizzazione avanza anche nelle assicurazioni sociali
A partire dal 2025, le indennità di perdita di guadagno potranno essere richieste online; i moduli cartacei saranno gradualmente aboliti. L’obiettivo è semplificare i processi amministrativi per gli assicurati e i datori di lavoro.