Al più tardi entro la fine del 2026, il Consiglio federale dovrà presentare la prossima ampia riforma dell’AVS, che sarà chiamata a stabilizzare il sistema di sicurezza sociale per il periodo 2030-2040. Elisabeth Baume-Schneider, capo del Dipartimento federale dell’Interno, intende procedere più rapidamente e sottoporre a consultazione una proposta per la prossima grande riforma dell’AVS entro la fine dell’anno; i parametri chiave della riforma dovrebbero essere pronti entro l’autunno.
Quanto dovremo aspettare prima di innalzare l’età di riferimento?
Ieri il Consiglio federale ha discusso le linee guida della nuova riforma, oggi ha comunicato la sua posizione. Secondo l’idea della Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, un aumento generale dell’età di riferimento non farà parte della riforma. In cambio si intendono migliorare gli incentivi che spingono le persone a lavorare volontariamente più a lungo. L’età massima di 70 anni sarà abolita, la franchigia AVS aumentata e il pensionamento anticipato reso meno attrattivo.
Sebbene gli incentivi a continuare a lavorare dopo l’età di riferimento siano benvenuti e si possano discutere nuovi modelli di vita lavorativa, per il ceto medio, le famiglie e i datori di lavoro è incomprensibile e particolarmente problematico se i contributi salariali continuano ad aumentare. Le nazioni con i sistemi di sicurezza sociale più sostenibili, come i Paesi Bassi e la Danimarca, che hanno entrambi un’età di pensionamento di 67 anni e in cui l’età di pensionamento viene costantemente adeguata all’aspettativa di vita, dimostrano che un aumento dell’età di riferimento è giustificabile e sensato in considerazione del costante aumento dell’aspettativa di vita. La Svizzera ha la stessa sfida demografica e dovrebbe affrontarla di petto invece di mettere continuamente a repentaglio il benessere e l’attrattiva della piazza economica.
L’AVS merita un finanziamento realistico ed equo
Per finanziare l’AVS – visti gli attuali problemi finanziari dovuti alla demografia e all’espansione delle prestazioni in corso – la Consigliera federale vorrebbe concentrarsi soprattutto sulle entrate. Al centro dell’attenzione vi sono le percentuali sui contributi salariali, ma anche l’IVA dovrebbe essere aumentata. Dal punto di vista dei datori di lavoro, l’AVS dovrebbe essere finanziata principalmente attraverso misure strutturali, soprattutto aumentando l’età di riferimento. La tredicesima AVS dovrebbe essere finanziata attraverso un aumento dell’IVA, perché è giusto che tutti contribuiscano al finanziamento delle nuove prestazioni. Anche coloro che ne beneficiano direttamente.
Si ritorni finalmente a soluzioni realistiche e sostenibili
Chi oggi esclude categoricamente un aumento dell’età di riferimento per la prossima ampia riforma dell’AVS, che non entrerà in vigore prima del 2030, ha perso il senso della realtà e la visione della popolazione in generale. A soffrire di più sarebbero i giovani, coloro che sono disposti a pagare le prestazioni e la classe media. I datori di lavoro si impegneranno affinché la prossima grande riforma dell’AVS sia equa e sostenibile.