L’Unione svizzera degli imprenditori (USI) accoglie favorevolmente questa decisione del Consiglio federale. L’iniziativa chiede l’introduzione di un congedo paternità di quattro settimane istituito dallo Stato. Il reddito compensatorio sarebbe versato mediante indennità per perdita di guadagno (IPG) e, secondo le stime del Consiglio federale, costerebbe alle imprese 420 milioni di franchi all’anno.
Le piccole e medie imprese con poco personale non hanno le stesse possibilità organizzative delle grandi per poter offrire dei congedi di paternità. Ecco perché, invece di una formula imposta, bisogna attenersi alle soluzioni negoziate a livello di settori o di aziende; queste soluzioni tengono conto delle possibilità di ogni impresa nonché delle condizioni di lavoro del settore. Invece di ridurre maggiormente la flessibilità delle imprese, occorre proseguire sulla strada già intrapresa, che sfocia in soluzioni individuali adeguate alle necessità dei datori di lavoro nonché dei dipendenti.