AVS 21: Il voto non viene ripetuto

12 Dicembre 2024 News

Il Tribunale federale ha stabilito oggi che l'errore di calcolo relativo alle previsioni AVS non comporta la ripetizione della votazione AVS 21. I datori di lavoro salutano con favore questa decisione: l'annullamento della votazione avrebbe comportato uno sforzo sproporzionato e sollevato numerosi interrogativi su come procedere.

L’errore di calcolo nelle previsioni AVS dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) non comporterà la ripetizione della votazione AVS 21: il Tribunale federale ha respinto oggi un ricorso in tal senso. Ciò significa che le modifiche già entrate in vigore o previste rimarranno tali.  

I datori di lavoro salutano con favore questa decisione, poiché significa che importanti misure di stabilizzazione dell’AVS rimarranno in vigore. Inoltre, è giusto, in termini di uguaglianza e di aspettativa di vita, che donne e uomini abbiano la stessa età di riferimento per quanto attiene il pensionamento. Inoltre, all’amministrazione e alla popolazione saranno risparmiati molti sforzi e problemi – per quanto riguarda la riforma dell’AVS 21, ma anche per le votazioni future e le previsioni alla vigilia in termini di cifre. Se la votazione fosse stata annullata, la base legale per l’aumento dell’IVA, in vigore dal 1° gennaio 2024, sarebbe diventata obsoleta. Non è chiaro cosa sarebbe successo con il gettito aggiuntivo già generato dall’aumento dell’imposta. 

Per i datori di lavoro è chiaro che è necessario adottare ulteriori misure strutturali a causa della continua e forte pressione finanziaria sulle finanze dell’AVS. Si aspetta inoltre che il Consiglio federale trovi una soluzione valida nell’ambito della riforma dell’AVS del 2026, che preveda un aumento realistico dell’età di riferimento in linea con l’aspettativa di vita.